Italy Medicine and cancer and pollution alert
From: Sylvie
To: Iris Atzmon
Sent: Sunday, March 27, 2011 9:24 PM
Subject: Italy Medicine and cancer and pollution alert
24 march 2011 il giorno
MONZA
Medicine and cancer and pollution alert
Electromagnetic fields, radiation and radio frequencies even at low exposures over time can affect health. It is the wake-up alarm raised by Professor Giuseppe Masera, already the primary operating unit of pediatrics and pediatric hematology of San Gerardo, spoke in recent days at the conference on the health of the environment and promoted by the International Physicians for Brianza the environment. The professor has not established a close link between cancer and pollution, but has indicated that the last two decades there has been a slight increase, but steady, in cases of leukemia: about 1.3% a year in Italy, compared to other European countries. In fact, between 1988 and 1992 there were 146 new cases per million per year between 1998 and 2002 were 175 per year (compared to a European average of 140 per year) and between 2003 and 2005 were a few less: 168.5.
He spoke to Professor Paul Mocarelli, former director of the laboratory of the Hospital of Desio, which monitors the population. At 35 years after the disaster in Seveso, out of 39 men born between 1977 and 84 from women exposed to the toxic cloud was a decrease of 50% of sperm, compared to 59 children of women living peers elsewhere. 'This - specifies the professor - does not mean increase in infertility. But as that between the 30s and 80s there was a decrease of 1 per cent of the sperm, we went to study the various possible contributing factors: sedentary lifestyle, overeating, but also a suspicion of environmental pollutants.' 'With the birth of the provincial section of Monza and Brianza ISDE - says the president Filippo Viganò - has sought to emphasize the role of the medical hub between the world of scientific research and the technicians who deal with health.' C.B.
+++
MONZA
Medicina e tumori È allarme inquinamento
24 march 2011 il giorno
CAMPI elettromagnetici, radiofrequenze e radiazioni anche a basse esposizioni, nel tempo possono avere effetti sulla salute. È il campanello d'allarme lanciato dal professor Giuseppe Masera, già primario dell'unità operativa di pediatria e ematologia pediatrica del San Gerardo, intervenuto nei giorni scorsi al convegno sullo stato di salute dell'ambiente e dei brianzoli promosso dall'Associazione internazionale medici per l'ambiente. Il professore non ha delineato un legame stretto fra tumori e inquinamento, ma ha comunque segnalato che negli ultimi vent'anni si è verificato un aumento leggero, ma costante, dei casi di leucemia: circa 1.3% all'anno in Italia, rispetto agli altri paesi europei. Infatti tra il 1988 e il 92 si registravano 146 nuovi casi per milione ogni anno, tra il 98 e il 2002 erano 175 all'anno (rispetto a una media europea di 140 all'anno) e tra il 2003 e il 2005 erano pochi meno: 168.5.
Ne ha parlato il professor Paolo Mocarelli, già direttore del laboratorio dell'Ospedale di Desio che monitora la popolazione. A 35 anni dal disastro di Seveso, su 39 uomini nati tra il 1977 e l'84 da donne esposte alla nube tossica si è registrata una diminuzione del 50% degli spermatozoi, rispetto a 59 coetanei figli di donne abitanti altrove. «Questo - specifica il professore - non vuol dire aumento dell'infertilità. Ma visto che tra gli anni '30 e gli anni '80 si registrava una diminuzione dell'1 per cento circa degli spermatozoi, siamo andati a studiare le diverse possibile concause: vita sedentaria, sovralimentazione, ma anche un sospetto di inquinanti ambientali». «Con la nascita della sezione provinciale di Monza e Brianza dell'Isde - spiega il presidente Filippo Viganò - si è voluto valorizzare il ruolo di snodo del medico tra il mondo della ricerca scientifica e quello dei tecnici che si occupano di salute». C.B.
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Woman claims cell phone radiation is workplace injury
http://www.globalregina.com/Woman+claims+cell+phone+radiation+workplace+injury/4452414/story.html
Informant: Mark G.
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=electromagnetic+field
http://omega.twoday.net/search?q=electromagnetic+field
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=radio+frequencies
http://omega.twoday.net/search?q=radio+frequencies
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=cell+phone+radiation
http://omega.twoday.net/search?q=cell+phone+radiation
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=exposure
http://omega.twoday.net/search?q=exposure
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=pollution
http://omega.twoday.net/search?q=pollution
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http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=leukemia
http://omega.twoday.net/search?q=leukemia
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=sperm
http://omega.twoday.net/search?q=sperm
To: Iris Atzmon
Sent: Sunday, March 27, 2011 9:24 PM
Subject: Italy Medicine and cancer and pollution alert
24 march 2011 il giorno
MONZA
Medicine and cancer and pollution alert
Electromagnetic fields, radiation and radio frequencies even at low exposures over time can affect health. It is the wake-up alarm raised by Professor Giuseppe Masera, already the primary operating unit of pediatrics and pediatric hematology of San Gerardo, spoke in recent days at the conference on the health of the environment and promoted by the International Physicians for Brianza the environment. The professor has not established a close link between cancer and pollution, but has indicated that the last two decades there has been a slight increase, but steady, in cases of leukemia: about 1.3% a year in Italy, compared to other European countries. In fact, between 1988 and 1992 there were 146 new cases per million per year between 1998 and 2002 were 175 per year (compared to a European average of 140 per year) and between 2003 and 2005 were a few less: 168.5.
He spoke to Professor Paul Mocarelli, former director of the laboratory of the Hospital of Desio, which monitors the population. At 35 years after the disaster in Seveso, out of 39 men born between 1977 and 84 from women exposed to the toxic cloud was a decrease of 50% of sperm, compared to 59 children of women living peers elsewhere. 'This - specifies the professor - does not mean increase in infertility. But as that between the 30s and 80s there was a decrease of 1 per cent of the sperm, we went to study the various possible contributing factors: sedentary lifestyle, overeating, but also a suspicion of environmental pollutants.' 'With the birth of the provincial section of Monza and Brianza ISDE - says the president Filippo Viganò - has sought to emphasize the role of the medical hub between the world of scientific research and the technicians who deal with health.' C.B.
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MONZA
Medicina e tumori È allarme inquinamento
24 march 2011 il giorno
CAMPI elettromagnetici, radiofrequenze e radiazioni anche a basse esposizioni, nel tempo possono avere effetti sulla salute. È il campanello d'allarme lanciato dal professor Giuseppe Masera, già primario dell'unità operativa di pediatria e ematologia pediatrica del San Gerardo, intervenuto nei giorni scorsi al convegno sullo stato di salute dell'ambiente e dei brianzoli promosso dall'Associazione internazionale medici per l'ambiente. Il professore non ha delineato un legame stretto fra tumori e inquinamento, ma ha comunque segnalato che negli ultimi vent'anni si è verificato un aumento leggero, ma costante, dei casi di leucemia: circa 1.3% all'anno in Italia, rispetto agli altri paesi europei. Infatti tra il 1988 e il 92 si registravano 146 nuovi casi per milione ogni anno, tra il 98 e il 2002 erano 175 all'anno (rispetto a una media europea di 140 all'anno) e tra il 2003 e il 2005 erano pochi meno: 168.5.
Ne ha parlato il professor Paolo Mocarelli, già direttore del laboratorio dell'Ospedale di Desio che monitora la popolazione. A 35 anni dal disastro di Seveso, su 39 uomini nati tra il 1977 e l'84 da donne esposte alla nube tossica si è registrata una diminuzione del 50% degli spermatozoi, rispetto a 59 coetanei figli di donne abitanti altrove. «Questo - specifica il professore - non vuol dire aumento dell'infertilità. Ma visto che tra gli anni '30 e gli anni '80 si registrava una diminuzione dell'1 per cento circa degli spermatozoi, siamo andati a studiare le diverse possibile concause: vita sedentaria, sovralimentazione, ma anche un sospetto di inquinanti ambientali». «Con la nascita della sezione provinciale di Monza e Brianza dell'Isde - spiega il presidente Filippo Viganò - si è voluto valorizzare il ruolo di snodo del medico tra il mondo della ricerca scientifica e quello dei tecnici che si occupano di salute». C.B.
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Woman claims cell phone radiation is workplace injury
http://www.globalregina.com/Woman+claims+cell+phone+radiation+workplace+injury/4452414/story.html
Informant: Mark G.
http://www.buergerwelle.de:8080/helma/twoday/bwnews/search?q=electromagnetic+field
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Starmail - 29. Mär, 17:03